INTRODUZIONE
Domani sera, quando ormai poche ore li separeranno dal fatidico rientro del lunedì, gli appassionati di calcio avranno gli occhi spalancati davanti allo schermo per l’atteso big match Milan-Juventus, valido per la ventitreesima giornata di serie A. In Spagna sarebbe un “El Clasico”, mentre in Italia è l’edizione n. 238 di una vetusta sfida tra due colossi della massima competizione calcistica italiana che ebbe inizio nel lontanissimo 22 marzo 1903 quando San Siro era forse ancora solo nei sogni di qualche progettista.
LE PRIME "SCALE" DEL CALCIO
In principio, la più antica “Scala del Calcio”, infatti, era il “Trotter”, l’ippodromo della città di quell’epoca localizzato nelle pertinenze della Stazione Centrale. Comprensibile se teniamo conto che il calcio era approdato in Italia giusto da qualche anno e quindi non gli si rivolgeva ancora molta attenzione. Quell’impianto era davvero rudimentale e spartano, sprovvisto di spogliatoi e tribune e allestito alla meno peggio. Giusto due strisce di vernice per terra a delimitare i confini di gioco e due porte rimovibili prive di reti.
Il primissimo di quella che sarà una lunga serie di incontri tra Milan e Juventus, sarà disputato proprio pochi giorni dopo l’istituzione del nuovo terreno di gioco della squadra: il “Campo dell’Acquabella”, nelle vicinanze di quello che oggi è il quartiere “Città Studi”. Una foto scattata nel febbraio 1905 in occasione di un Milan-Udinese, costituisce una delle rare testimonianze sulle fattezze di quella struttura. Lo “stadio” ricavato all’interno di una depressione tra un argine e un pendio che, grazie alla loro sopra elevazione, si adibivano a spalti naturali a disposizione degli spettatori.
(fonti : https://www.wikiwand.com/it/Campo_Acquabella )
PRECEDENTI DA RICORDARE
Fatta questa parentesi sulle primitive infrastrutture sportive milaniste, giusto per dover di cronaca, la prima sfida terminò 2-0 per la squadra di Milano che fu poi vincitrice dello scudetto di quell’anno.
Sfogliando le pagine degli almanacchi, giungiamo al 6 aprile 1997, quando, dopo un’esaltante campionato che culminerà con la vittoria del ventiquattresimo scudetto, la Juventus batteva il Milan a San Siro per 6 a 1 ottenendo così la sua vittoria più larga a San Siro. Per i rossoneri, invece, sarà l'ennesima delusione dopo una stagione fallimentare conclusa nei bassifondi della classifica.
La maggior soddisfazione guadagnata in casa dal Milan sulla Juve risale invece al 12 marzo 1989. Il risultato fu di 4-0 e, a stagione finita, il Diavolo avrebbe occupato il terzo posto avanti di tre distanze proprio sulla Juventus piazzata al quarto.
ANALISI DEI PRECEDENTI
Nel dettaglio delle centinaia di pregressi tra le due contendenti, la Juventus spicca per numero di vittorie, 93 contro le 69 del Milan, mentre i restanti 76 sono le gare terminate in parità. Le reti totalizzate da entrambe superano i 300, ma anche qui il primato va ai bianconeri. 113 di questi incontri si sono disputati a Milano e, su questo, i rossoneri possono vantare una leggera supremazia.
Gli uomini guidati da Allegri vivono un buon momento e non perdono esattamente dal 27 novembre 2021, quando incassarono una sconfitta interna dall’Atalanta.
Non si notano sostanziali differenze di rendimento dentro o fuori lo Juventus Stadium, ma si evince una maggiore capacità di andare a segno in trasferta.
La squadra di Pioli invece torna nel suo palcoscenico reduce da una chiacchierata sconfitta in extremis contro lo Spezia domenica scorsa. Prima di allora, non perdeva dallo sgambetto ricevuto dal Napoli nel 19 dicembre 2021. Anche per la squadra di casa le performances interne ed esterne sono pressappoco equivalenti.
LE FORMAZIONI PROBABILI
Le ultime di casa Milan danno per certo il rientro di Tonali, mentre gli ospiti dovranno fare a meno di Bonucci e Chiesa a fronte del ritorno di McKennie e Bernardeschi.
Il Diavolo si presenterà con il collaudato 4-3-1-2 (Maignan tra i pali; Calabria-Kalulu-Romagnoli-Hernandez in difesa; Tonali mediano e Krunic-Saelemaekers ai lati; Brahim Diaz dietro le punte Ibrahimovic e Leao).
Classico 4-4-2 per gli juventini (Szczesny in porta; Cuadrado-De Ligt-Chiellini-De Sciglio nella retroguardia; McKennie-Arthur-Locatelli-Bernardeschi a centrocampo e la coppia Dybala-Morata davanti).
Inter e Napoli affrontano in casa due avversari nettamente inferiori sulla carta, mentre per il Milan questa è un’impresa difficile per la quale dovrà dare il massimo impegno se vuol rimanere a galla nella lotta per lo scudetto. D’altro canto c’è la Juventus che sta risalendo la china e che, come da sua tradizione, non ha ancora perso le speranze.
Sarà anche Ia giornata degli ex, Ibrahimovic e Allegri. Ma alla fine, sarà la forma mentale a decidere il risultato.
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