UN ANNO CHE SI CONCLUDE TRA SPERANZA E FEDE
Sembrava di ieri l’alba del primo giorno di un 2021 che, quatto quatto, è ormai sul letto di morte. E ancora possiamo udire gli echi dei buoni propositi, delle speranze ben nutrite se non addirittura ingrassate, di questi ultimi due anni.
Ma la speranza, a volte, è un seme debole che non sempre attecchisce in quelle ultime spiagge che il suo nome evoca. Meglio, forse, la fede come espressione di un atteggiamento determinato e conciso. Parola corta che filtra una ferrea volontà d'azione dal passivo immobilismo da spettatore. Questo è quello che occorre non solo a fine anno, ma nell'arco di tutti i suoi 365 giorni.
Del resto abbiamo molto da imparare dai “credo ut intelligam” oppure “intelligo ut credam”, lasciti filosofici di agostiniana memoria che legavano indissolubilmente la fede alla sapienza. E di fatto, riflettendoci, le verità possono essere ricercate solo se preventivamente si abbia fede nella loro esistenza. Sostanzialmente, credere per poi vedere e non il contrario come spesso ci viene insegnato.
E quindi, vada anche per questo nuovo anno l'intramontabile "abbi fede!"
CAPODANNI NEL MONDO
Siccome il mondo è bello perché vario, di capodanni diversi tra loro ne abbiamo almeno una quindicina.
In Cina, ad esempio, il prossimo capodanno è previsto per il 1 febbraio 2022 e, in ogni caso, la regola generale vuole che ricada tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.
Ma le differenze non si fermano solo qui. Per il popolo del mandarino infatti, il Capodanno è strettamente connesso all’astrologia e, nel caso specifico, le dodici case zodiacali sono occupate ognuna da un animale diverso.
Gli animali si suddividono poi in due categorie: quelli con i quali la civiltà ha interagito fin dai suoi albori e quelli che invece sono classificabili come creature mitologiche dai significati spirituali.
Secondo i calcoli astrali, il 2022 sarà per la Cina l’anno della tigre, l’istrionico felino che simbolizza dinamismo, intraprendenza e anche un pizzico di aggressività.
Un'altra strana parola, "Seollal", ci porta ancora più a Oriente, in Corea. E' il loro giorno di Capodanno, che di sicuro ha solo il fatto di essere festeggiato in un range di date che va dal 21 gennaio al 20 febbraio di ogni anno.
Per il popolo costituisce un'occasione di ricongiungimento familiare e festa a base di abbuffate di "yakgwa", deliziosi biscotti fritti al miele e di giocate dal sapore antico ed esoterico a "yunnori".
Pur essendo inclusi nel gruppo delle religioni cristiane, gli ortodossi differiscono su alcuni punti con i cattolici. Il calendario giuliano in loro uso, che conteggia 3 anni bisestili in più del gregoriano, posticipa il Natale al 6 gennaio e di conseguenza il Capodanno al 14 dello stesso mese.
Ed è proprio questa la motivazione per la quale fu scelto proprio il primo di gennaio come Capodanno dal calendario giuliano adottato dagli antichi romani e istruito da Giulio Cesare, da cui trae origine il nome. La scelta era motivata dalla sentita devozione romana al dio Giano, simbolo di nuovi inizi, dal quale, tra l’altro, deriva anche il nome di “gennaio”.
GLI ULTIMI E I PRIMI DEGLI AUGURI DI BUON ANNO
Ma chi avrà l’onore di stappare per primo lo spumante a mezzanotte e un minuto del 31 dicembre?
Saranno le circa 120.000 anime sparpagliate su un arcipelago di scogli sperduto nel Pacifico: lo Stato del Kiribati. Tra questi paradisiaci atolli, uno in particolare sarà il primo dei primi a veder scadere la mezzanotte e che manco a farla a posta si chiama Christmas Island, l’Isola del Natale. Magari in spiaggia e in costume, visto che adesso le temperature minime medie si aggirano attorno ai 23°. Tutto questo quando per noi e altri 42 paesi dell’“UTC + 1” (Coordinated Universal Time) sarà ancora quasi mezzogiorno dell’ultimo giorno dell’anno.
Ma dobbiamo tornare ancora nell’Oceano Pacifico per scoprire chi invece chiuderà la festa. Altri due minuscoli pezzi di terra che galleggiano sul mare, Howland e Baker, faranno da fanalino di coda dei posti che vedranno l’arrivo del 2022, mentre in Italia saremo già seduti a tavola per il primo pranzo dell’anno.
Laggiù, però, forse ci sarà solo uno stormo di uccelli marini a brindare e farsi gli auguri.
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